Gesù parla a un'anima

Questi insegnamenti spirituali sono stati ricopiati, letteralmente così come sono stati scritti nei quaderni da una mamma di famiglia che vuol restare nel nascondimento e nel totale anonimato. Si tratta di locuzioni interiori, di cui ella viene privilegiata, da anni. Gesù le parla al cuore durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica, e la chiama: ”mia piccola Maria”. Le parole di Gesù le giungono come Gocce di luce, e in una grande pace, nel cuore.


sabato 9 novembre 2013

E’ Maria che vi cura e che intercede

“Mia piccola Maria, non ti smarrire, sono con te, sono con te!
Oggi voi guardate a Maria, celebrate la sua divina Maternità. La Madonna in Paradiso viene manifestata nella Perla della sua Essenza, che è la sua Maternità. Ella si è dilettata ed ha gioito in modo così partecipato nel suo rapporto di Madre e Figlio, vivendo in pienezza i vari stadi della mia vita: sia quando mi aveva in braccio come divino Infante, come quando mi aveva accanto da fanciullo, sia nello scorrere quotidiano degli anni, come quando si poneva a discorrere con Me da giovane e adulto, Maria viveva e vive la pienezza di una Maternità vissuta.
Ma oggi ancor di più Ella, Regina del cielo, la vive facendosi presso ogni suo figlio, nei Beati come nei suoi figli sofferenti, dalle anime purganti ai malati, ai moribondi, tenera e intima, sollecita e premurosa come lo può una Madre. Accorre per sollevare e dare speranza, conforto per ravvivare alla fede e dare coraggio; e chiede al Padre Santissimo, per i meriti della sua divina Maternità, guarigione e libertà per condurre le anime al Cielo.
E’ la Madre che intesse la tunica della Grazia ad ogni anima: è Lei che si cura di aiutarla a lavare le sue macchie, di cucirne le rifiniture ed abbellirla, simile ad ogni madre terrena che fa del suo meglio per dare beltà al proprio figlio per poterlo presentare e gioire di lui. Ugualmente la Madre Santissima opera con voi e vi prepara perché possiate essere presentati al Padre Celeste e dire: “Com’è bello questo figlio!”.
E’ Maria che vi cura e che intercede, che accoglie suppliche e sparge grazie: fa di tutto per trarre la parte migliore che ogni creatura ha in sé; ma vi può anche lasciare nella sofferenza se questo è per il bene della vostra anima e Volontà Santissima del Padre, dato che prega e aiuta, chiede e intercede, soccorre e accorre, ma non oltrepassa il Santo Volere del Padre Eterno. Ha bisogno poi, per operare in voi, che l’accogliate come Madre, che vi sentiate figli e vi doniate a Lei; allora vi pone sotto il suo Manto ed opera.
Chi accoglie e vive la Maternità di Maria accoglie e riconosce la Paternità del Padre Eterno, riconosce ed accoglie Me come Maestro e Signore e lo Spirito nel suo Amore santificante, dato che il compito di Lei è di farvi vivere, innestarvi nella Santissima Trinità per mezzo e tramite la sua divina Maternità. Ti benedico”.

Nessun commento:

Posta un commento