Gesù parla a un'anima

Questi insegnamenti spirituali sono stati ricopiati, letteralmente così come sono stati scritti nei quaderni da una mamma di famiglia che vuol restare nel nascondimento e nel totale anonimato. Si tratta di locuzioni interiori, di cui ella viene privilegiata, da anni. Gesù le parla al cuore durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica, e la chiama: ”mia piccola Maria”. Le parole di Gesù le giungono come Gocce di luce, e in una grande pace, nel cuore.


martedì 21 ottobre 2014

LE GOCCE DI LUCE DI LUGLIO -AGOSTO




2 luglio 2014


"Dovrò intervenire Io, vostro Signore, direttamente e scacciare satana dalla terra, 
ma ciò comporterà tempi più lunghi e sofferenza protratta"
Questo mondo è posseduto dal demonio; le creature, più di quanto voi sappiate, pur rivestite di normalità, sono possedute, vessate, tormentate, sono sue prigioniere; e cosa fa la Chiesa? Combatte poco, lasciando il compito a pochi e isolati esorcisti. Si parla in chiesa del demonio, della sua azione, dell'occulto nel quale egli agisce, dell'inferno, educando e mettendo in guardia i fedeli? Poco o niente. Pongono sopra un velo pietoso per non essere tacciati di medievalismo, per mantenere la buona facciata a livello mondiale, e il beneplacito del popolo nella propria parvenza di modernità e cultura, considerando che certi concetti siano superati, che le Verità della fede, che sono eterne, stabili, non cambiabili, siano relegate al passato, e variabili nella sua evoluzione ai tempi.
Qual è il compito primario della Chiesa, dei sacerdoti? É combattere il male per la salvezza dell'uomo. E chi è che fomenta il male? É il demonio. E come mai non si agisce? Perché l'interesse ai beni materiali, le esigenze del proprio io sono superiori alla liberazione delle persone. Per far sì che ci sia liberazione in primis il sacerdote non viva più per sé stesso e per i propri interessi, ma divenga, e non solo a parole, nell'essere Gesù Cristo: dia totale spazio alla presenza di Dio, che nel sacerdote attua, con il suo potere e con la sua santità, la liberazione.
Il diavolo prende potere dal peccato: ovunque lo propaga, lo diffonde con i mezzi di comunicazione, lo rende comune, banale, ne avvelena la crescita già negli innocenti; ne è inquinata la natura, il cibo, il vestiario, i luoghi, e non ve ne avvedete. Dovete temere? Sì, dovete temere poiché egli vi può distruggere. Solo facendo ricorso a Dio, che vi è di scudo, di protezione, di salvezza, con una vita santa e unitiva alla preghiera e ai sacramenti voi siete ben difesi e potete sconfiggerlo.
State lontani da tutto ciò che concorre all'occulto, fosse pure per gioco, perché il nemico vi si introduce e poi diviene difficile cacciarlo, e annullare la sua azione. Come mai tanti esorcismi hanno percorsi sempre più dilungati per la liberazione? Perché non c'è una Chiesa forte che combatta, non ci sono cristiani che partecipano uniti a questa battaglia. Si rimane passivi, indifferenti, pensando che non sia un proprio problema. Si rimarrà allora prigionieri? No, dovrò intervenire Io, vostro Signore, direttamente e scacciare satana dalla terra, ma ciò comporterà tempi più lunghi e sofferenza protratta che, nel'intercessione, nell'orazione comunitaria, verrebbe di certo abbreviata.
Oggi, è giorno dedicato al mio preziosissimo Sangue, di cui il sacerdote non fa neppure menzione: se tutti i sacerdoti, i cristiani, elevassero ogni giorno orazioni, meditazioni, suppliche al mio divin Sangue, se benedicessero in nome e per i meriti del mio Preziosissimo Sangue luoghi, case, persone, ecc. ; se consacrassero le creature al mio divin Sangue, quale grido di liberazione si eleverebbe da tutta la terra! Ti benedico".





6 luglio 2014
"Solo coloro che sono umili sanno accogliere la vecchiaia, la malattia, il tempo di purificazione"
Queste anime che qui vedi, che pur hanno peccato, si aggrappano alla fune della mia Misericordia, ed io le abbraccio per condurle in Cielo. Solo coloro che sono umili sanno accogliere la vecchiaia, la malattia, il tempo di purificazione, che diviene trasformazione verso l'essere spirituale che Io voglio, e tanto più ci si fa umili ed abbandonati, tanto più Io li vedo non nella loro tarda età ma come piccole creature.
Siete stanchi, figli miei? Siete oppressi? Io sono la Veronica che vi asciuga il volto nella pena; Io il Cireneo che vi sostiene la croce, Io la Madre Addolorata che vi accompagna: Io vi conduco in una via che è consolazione, sostegno e grazia. In tutte le età Io ci sono, ma particolarmente nella vecchiaia sono accanto alle mie creature per condurle tutte nella mia Casa. Ti benedico".



7 luglio 2014

"Tutti quelli che non pregano, che non inneggiano, dando lodi all'Altissimo, anzi si voltano dietro, questi sono paralizzati dal nemico"
Il vangelo vi sprona: "Pregate il Signore delle messi perché porti operai alla sua messe. Invocatemi! Io non sono solo il Signore che libera ma anche il Signore che fa nascere ogni forma di vita. Se i seminari spesso sono vuoti, le vocazioni scarse, e i monasteri e i conventi rimbombano nell'eco delle loro sale vuote è perché si sono fatti sterili: è entrato l'immobilismo, la paralisi del nemico che non permette l'incontro con la fecondità dell'amore di Dio. La preghiera che si attua è spesso solo vocale e di programma: non nasce dal cuore, cuore che mi è lontano; e la loro vita non mi rispecchia, e senza adesione di vita, preghiera e cuore: non viene lo Spirito che rende gravidi della sua ricchezza. Tornino a Me che libero da ogni paralisi, da ogni prigionia, da ogni sterilità, e rendo la bocca muta fonte di preci e lodi per il Signore Iddio: il cuore da freddo e oscuro ad amante, le mani da vuote e inermi a operose nella carità. Io dono abbondanza di fecondità nel Grembo della Chiesa, e ricolmo di Spirito e vita consacrata. Ti benedico ".



11 luglio 2014

"Come mai la Chiesa, le famiglie, sono così divise?"
B. è nei disegni di Dio, centro d'irradiazione e d'insegnamento per la vita consacrata e sacerdotale, fondata sulla divina Misericordia e sul Cuore Immacolato di Maria. La clinica dell'anima è fondata su tre cardini: divina Misericordia, Cuore Immacolato di Maria, combattimento contro il maligno. Oggi la Chiesa celebra e ricorda San Benedetto, Patrono d'Europa perché uomo dell'unità. Egli ha lavorato per l'intera esistenza a questo scopo: formare unità tra l'uomo e Dio, tra la Chiesa e Dio, tra i suoi monaci e Dio; ed ha usato i mezzi semplici e fondamentali, quali la preghiera e il lavoro. Quale il metro di misura dell'unione di una vita spirituale vissuta all'interno dei suoi monasteri se non l'accordo, il comune intento, una fraternità autentica tra i monaci? Se invece in essi persistono gelosie, invidie, contese, indifferenze: quando ognuno va per la sua strada senza accorgersi dell'altro, non c'è unità con Dio, né santità di vita, né unione con il Padre Fondatore.
Come mai la Chiesa, le famiglie, sono così divise? Perché l'uomo è diviso in sé stesso: non ha unità, non ha fusione con il suo Signore. Così come dice il vangelo oggi: se il tralcio rimane separato dalle vite non può portare frutto. Solo il ritorno alla vite, alla sua vita condivisa che lo nutre a sé, lo feconda e lo arricchisce del suo raccolto sì da far intensificare e allungare i filari, sì da traboccarne di copiosa uva e colmarne i cesti per poterne fare vino salutare da abbeverare innumerevoli genti, sì da dissetare ogni sete. Ti benedico".



12 luglio 2014

"Gocce di luce è mia parola, che vi offre sapienza, ricchezza di formazione ed anche salute"
Il Padre Santissimo semina, getta i suoi semi su tutti, ma ha necessità d'incontrarsi con una terra buona, una terra duttile che si uniformi e si plasmi ai suoi ingredienti per far sì che ne assimili l'intera sua proprietà e grazia, e porti il suo raccolto. E qual è questa terra se non l'anima vostra? Una terra che deve essere difesa, tutelata, come il bene più prezioso, il tesoro che voi possedete. Se il seme incontra una terra rocciosa, che equivale ad un cuore duro, arido, il seme non attecchisce. Se invece si incontra con una terra ricoperta di spine, rovi e di ogni intreccio, il seme ne rimane soffocato. Se è terra lasciata in balia del possesso degli uccellacci o di altri animali che sono i demoni, il seme verrà distrutto o disperso. Per questo voi dovete pregare, lavorare, formare il terreno della vostra anima a questa fusione con il seme di Dio, bonificandola dalle piante dei rovi, dalle spine, che sono i peccati, gli impedimenti, con la confessione e il cambiamento, unendo questa via al canale del Cielo direttamente con la preghiera che la irrorerà fondendola all'Eucaristia nel quale trarrà tutto il suo beneficio. La terra si farà così feconda e atta a ricevere per far sì che si faccia santa, e Iddio la dimori e ne faccia il suo giardino, terra santificata per i suoi passi, che aiuterà le terre delle anime altrui a santificarsi.
Io dissi alla folla che mi ascoltava: "Ecco, voi vedete ciò che molti avrebbero desiderato vedere e non vedranno, udire ciò che molti avrebbero voluto udire e non udranno, godendo della visibilità della mia presenza, ma Io vi dico che sempre mi faccio ascoltare mediante la divina Parola, sempre mi incontrate e mi ricevete con la mia intera Persona nella Comunione; ma ancor di più Io continuamente nelle generazioni mi dono e mi rivelo mediante i miei amanti.
La mia Parola vi si offre anche per mezzo di questa mia piccola figlia: Gocce di luce è mia parola, che vi offre sapienza, ricchezza di formazione ed anche salute. Essa converte e guarisce dai mali. Ma perché si attui c'è necessità di un'anima che abbia una disposizione umile ed onesta, alla ricerca sincera della Verità. Allora, goccia dopo goccia, Io la fecondo e l'assimilo a Me: la infondo della mia profondità e la rendo santa. Ti benedico".



16 luglio 2014

"Quante Opere di Dio, pur autentiche al loro nascere, sono naufragate perché non si è rimasti nella piccolezza!"
Quante Opere di Dio, pur autentiche al loro nascere, sono naufragate perché non si è rimasti nella piccolezza. Si è peccato nella vanità. I piccoli non cercano sé stessi, ma sono alla ricerca: sono quelli che ascoltano, che si mettono in gioco, si pongono in ginocchio, contemplanti il Padre Santissimo che li attrae a Sé, li porta al Cuore e sussurra alle loro orecchie la sua Sapienza; come ai piccoli di una nidiata Egli li imbocca dando Sé stesso. A chi si rivelano i propri segreti, a chi le più nascoste confidenze? Con chi si vive l'intimità? Di chi ci si fida? Con chi partecipa dell'altro simile ad una sposa nel talamo con lo sposo, o come la madre con la propria creatura, o come due amici fraterni. A chi si dona l'eredità? A chi si ama, a chi si riconosce per figlio e che riconosce la sua Paternità.
E chi è che può aiutare a salire la santa Montagna? É Lei, la Madre del Carmelo, che ai suoi piccini fa cenno, indica la strada, nella quale Lei procede: si fa prendere e tirare per il mantello perché non vadano perduti; dà la mano per far sì che non si cada, prende in braccio i più piccoli in modo che non facciano troppa fatica e, passo dopo passo, li fa giungere in alto sulla vetta nella contemplazione rivelata dell'intera bellezza dell'Eterno. Coloro che hanno l'anima dei bimbi sono la pasta che si lascia lavorare nelle sue mani sapienti, che la lievitano e la modellano per essere cibo di Dio.
É bene portare lo scapolare della Madonna del Carmelo, dono del Cielo, legato a sante promesse. Ma perché esse si adempiano dovete pregare, dovete ammantarvi delle proprietà di Maria, rivestirvi del manto della sua purezza per essere casti, della sua generosità per essere caritatevoli, del suo coraggio per essere audaci. Lei, la Madre, vi orna delle sue fattezze, vi colora dei lineamenti del suo Volto radioso. Ah, se poteste contemplare il suo sguardo: un mare di amore! In esso vi tuffereste! TI benedico".



20 luglio 2014

"Giungerà presto il periodo del raccolto e della resa dei conti, prima di quanto non immaginate"
Dal Padre Eterno non può nascere nessun male, dato che è il Sommo Bene, che cerca persino dall'opera del nemico di trarne del buono, portandola al suo cambiamento; e della presenza del demonio ne ha fatto un mezzo per la scelta: la scelta del bene o del male, del maligno o di Dio. La maggioranza delle creature direbbero: "Scelgo il bene, scelgo il Signore!", ma dalle parole tirate nel vento alla teoria del vuoto deve soccorrere una parola timbrata con la vita. Come mai Iddio non interviene? Il Padre Santissimo, nella sua Potenza, al suo solo soffio, cancellerebbe ogni male, ma toglierebbe a voi il senso della vostra esistenza, la scelta, la partecipazione, il merito per l'acquisizione del Regno celeste.
Ecco, la terra è il campo seminato dal seme buono da Dio, ma poi tocca ai figli se essere sua proprietà nel portare a compimento il suo fine: se divenire grano buono o scegliere di divenire zizzania nel lasciarsi corrompere dal veleno dell'avversario che ne fa sua natura malefica. Buoni e cattivi, tutti sono figli dell'Altissimo Creatore, e del grano buono Egli ne ha cura e lo tutela per far sì che dia l'eccellenza del suo frutto, e della zizzania lascia che cresca accanto al grano in modo che, guardandolo, voglia essergli simile e cambiare. A tutti Egli dà il tempo della propria maturazione perché il bene di Dio è Giustizia nella sua Misericordia. Giungerà presto il periodo del raccolto e della resa dei conti, prima di quanto non immaginate; corre il tempo e l'età degli anni dell'uomo sono un istante dell'eternità, e cosa ne sarà della zizzania rimata tale? Cenere, solo cenere tra le fiamme; mentre il grano dorato diverrà lingotti d'oro per i forzieri divini nel luogo dei Cieli ove, raggiunta la comprensione della maturazione dello Spirito, sarà palese ogni conoscenza e risposta che non vi era possibile capire sulla terra. Ti benedico".



26 luglio 2014

"La Chiesa diffonde una teologia dotta nei suoi risvolti storici e psicologici, svuotata però del mio Spirito"
Salomone, nella prima lettura, non chiede al Padre Eterno "potere, ricchezze o lunga vita", ma la saggezza di saper governare un popolo così numeroso, comprendendo che chi possiede la luce del buon governo conduce a salvezza la propria persona e i suoi abitanti. Il Sovrano Altissimo lo benedice, ricolmandolo della sua Sapienza. Chi la possiede ha tutto, dato che in essa non persegue che il suo bene assoluto e il suo celestiale traguardo. Come mai non c'è Sapienza? Perché è primario l'umano, l'uomo, e spesso anche quello di Chiesa non persegue il primato del bene di Dio e del bene comune delle anime, ma il primato del proprio ego: va alla ricerca di piaceri, di denaro, di poteri, della sua autoaffermazione, pure fosse solo del suo pungolo, del suo modo di vedere che impone: toglie le redini della guida della sua esistenza a Dio, si discosta dalla sua traiettoria, dal suo pensiero e percorso, e cosa ne rimane se non il suo pensiero umano, limitato e nell'errore?
Quante creature, pur venendo in chiesa, anelano, invidiano i ricchi, i potenti, i famosi, ma Io vi dico: "Se poteste vedere ciò che Io vedo nei loro cuori: i tormenti dei morsi dei vermi dei demoni che li conducono nel loro male!". Beati coloro che donano la loro priorità al Signore! Egli li colma della sua saggezza, infonde la sua scienza, dona il discernimento. L'anima sarà cuore di ricchezza e intelligenza come Salomone poiché avrà scoperto il vero tesoro, e lo avrà acquistato. Si sarà ornata dell'eccellenza della sua perla ritrovata, traboccherà dell'abbondante pescato del suo bene. Al suo battito avrà travasato amore; al suo incontro avrà diffuso luce e disperso le tenebre; le sue ricchezze saranno valore che non hanno tramonto, e dureranno l'età dell'eternità di Dio. Ti benedico".



31 luglio 2014

"Ecco, l'uomo crede di vivere in eterno, di essere persino possessore del tempo, di possedere per sempre le cose che ha acquistato"
Gridano contro Dio le creature per l'oppressione del potente che abusa e corrompe poiché può impunemente compiere il male, pensando che non avranno chi lo arresta e lo punisce. Eppure, figli miei, giunge il suo compimento, il tempo dato al suo ravvedimento, e ogni cosa gli verrà tolta, e dovrà pagare gravemente il suo tributo. Verrà anche quando a voi sembra un miraggio lontanissimo il pescato di un' intera umanità che, come dice il vangelo, verrà vagliato, e voi direte: "Oh, Signore, è proprio giunto questo momento! Sì è realizzata la tua Parola!", quando i pesci buoni verranno separati dai cattivi.
Cosa ce se ne fa di un cibo avariato e corrotto? Lo si getta! E di un cibo buono?... Lo si ripone in casa nella dispensa. In questo modo Iddio paga al suo Giudizio; e dei malvagi che non si sono convertiti non resterà che tribolazione e patimento senza fine; mentre dei suoi figli, fattisi discepoli, che hanno persistito sino alla fine alla sua sequela trarrà dal tesoro della loro anima le cose, sia antiche che quelle nuove, fattesi uniche, perché tutte offerte al Padre Santissimo che le ha benedette e santificate per darne il valore massimo di un bene che è ricchezza che non vi verrà mai tolta in un Regno, ove ogni fame di giustizia, di verità e amore verrà saziata. Ti benedico".
2 agosto 2014
"Non credono che il mio Pane sia divino,
che abbia il potere che vi rende creature spirituali"
Non credono che il mio Pane sia divino, che abbia il potere che vi rende creature spirituali, che nello Spirito non hanno limiti, né confini: acquisisce le stesse proprietà dell'Altissimo. Prova ne è che persistono nella corsa di alimenti che si decompongono, nei cibi avariati offerti dagli idoli del mondo che non saziano.
Nel vangelo di stasera pure gli Apostoli sono sgomenti di fronte al popolo che ha fame, e dinanzi a povere scorte, eppure Io, vostro Signore, presente nella mia benedizione, maggioro tale offerta che nutre moltissime creature. Ugualmente, nello stesso modo, Io posso offrirvi un Pane Santissimo e divino che cambia il vostro essere da materia che perisce a Colui che può gridare: "O morte, ove il tuo potere su di Me?". Con Me l'avrete sconfitta! Dico agli Apostoli: "Date voi stessi da mangiare!". Cioè: non siate solo dispensatori alla mia Mensa, ma fatevi Eucaristia, un Pane buono, santo che, innestato alla santità del mio, ne trae il massimo bene e ne acquista quel cuore pietoso che, come Me, ama le anime, ne ha compassione; e la compassione è attrattiva, simile a calamita: è amore che attua nella carità il bisogno dell'altro. E richiamo voi, figli, a divenire anche voi questo Pane santo, fragrante, cuore compassionevole, per ricondurre altri fratelli alla Mensa del Padre. Ti benedico".



5 agosto 2014

"Sono questi i miei Insegnamenti che provocano lo scandalo nei farisei che danno priorità ai riti formali, a tradizioni antiche e umane"
Oggi la Chiesa celebra la Madonna della neve: l'aurora della purezza che viene ad ammantare, nella sua Immacolatezza, il mondo, e particolarmente la Chiesa. Celebrate la Dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore, che ricorda agli uomini che anche essi devono dedicare la loro esistenza a Dio. E come lo potranno? La Madonna ne è il segno: nella purezza! Cosa può unire l'uomo a Dio? La Grazia! E cosa fa ritornare lo stato di grazia? La purezza. Cosa riavvolge a vincoli d'amore al Signore, potendone così riceverne i doni? La purezza: la purezza nella totalità della persona. Tutto ciò che è stato creato e appartiene alla creazione è cosa buona. L'essere umano, ciò che è, che possiede, che vive, è cosa buona. Quel che lo corrompe è come venga utilizzato, è come ogni cosa venga usata: che ne porti o il bene o il male.
É testimonianza nel vangelo di stasera: è dal cuore dell'uomo che può nascere la corruzione, non dal suo esterno. Sono questi i miei Insegnamenti che provocano lo scandalo nei farisei che danno priorità ai riti formali, a tradizioni antiche e umane, al formalismo e non alla verità dell'essere: riti e mentalità che superano e inquinano la medesima Legge di Dio. Forse che oggi le cose siano cambiate? Pur tra i cristiani le tradizioni degli antenati, l'educazione alle vedute familiari spesso superano i Dettami divini: le stesse devozioni alle quali sono legati per generazioni sono seguite nei loro aspetti più formali, e osservate scrupolosamente senza però porsi in conversione, senza cambiare il malsano agire. Forse che la devozione ha valore in funzione solo di sé stessa, o ne dà il valore l'unità con Dio? Unità che nasce se siete puri nel pensiero, lontani dalla malizia nella luce della retta coscienza. Siate puri nella lingua, lontani da maledizioni e critiche, per dare solo benedizione. Il vostro cuore sia puro, lontano dalla superbia e sentimenti d'idolatria, ma amanti nella fede: le vostre mani siano pure, usate non per colpire l'altro ma per fare il bene del fratello. La vostra carnalità sia a fine, nel matrimonio, in un obiettivo di condivisione ed unità di vita, di figliolanza, e non a consumo e uso dell'altro, non a prevaricazione di uno sposo o a uso di ciò che è personale, dato che la concupiscenza senza ordine e fine nella carità ottenebra ogni lume dell'intero senso e della propria coscienza.
Armatevi nella preghiera e nei sacramenti che vi fortificano dalle debolezze. Ed anche quando doveste cadervi per la miseria umana, ricorrete, rendete fecondo il sacramento della Confessione che, se pentiti e sinceri, ha il potere non solo di ridonarvi l'abito bianco della Grazia dell'anima ma quello di rendervi sempre più forti: è curativa, vi risana, vi ricrea. Ponetevi accanto alla Madre Santissima che vi ricopre del suo Manto verginale: vi ammanta delle sue Virtù, vi accresce nella fede che dà ragione, significato, alla vostra purezza difesa. E ad ogni Ave Maria, detta con il cuore, è un petalo di neve che da Lei discende e vi ricopre di purezza. Ti benedico".



8 agosto 2014

"La barca della mia Chiesa vacilla da una parte all'altra, ed Io accorro per salvare"
Nel vangelo Io vengo in soccorso alla barca che ondeggia tra le onde, sballottata dalla tempesta, ove sono i miei Apostoli spaventati. Sempre accorro all'uomo e al suo bisogno. San Pietro mi riconosce, viene a Me con sicurezza tra le onde tempestose ma, allontanandosi dal mio sguardo, il vento furioso lo spaventa e decade tra le acque; solo ritornando al mio sguardo grida: "Signore, salvami!". E il mio braccio lo trae a salvezza. Questo mondo è sbalzato e ondeggia nella bufera: le onde minacciose del mio nemico lo sommergono; la barca della mia Chiesa vacilla da una parte all'altra, ed Io accorro per salvare; ma ove mi si riconosce, ove il richiamo: "Signore, salvaci"? Pochi cori isolati dinanzi alle moltitudini dell'umanità! E come riconoscermi? Nel silenzio dell'orazione, nella contemplazione dell'adorazione, nel servizio alla carità. Lì sono presente: c'è la mia risposta, e accorro; e le tempeste si acquietano, i terremoti si placano, i fuochi si spengono, e ogni cosa ha pace. Ti benedico".



22 agosto 2014

"Nell'amore di Dio, nella sua partecipazione, voi ricevete e siete nutriti di quel bene autentico da riversare sui fratelli"
Nel vangelo, dinanzi a Me, Cristo Signore, un fariseo mi chiede quale sia il più grande dei Comandamenti, ed Io rispondo: il primo è: amare Dio con tutto sé stessi, e amare il prossimo, poiché nell'amore di Dio, nella sua partecipazione, voi ricevete e siete nutriti di quel bene autentico da riversare sui fratelli; e nella carità condivisa e partecipata con l'altro, voi date testimonianza, mettete in atto, l'amore del Padre. L'uno è concatenato all'altro, l'uno è conseguente dell'altro. Come avere questo amore? Iddio ve ne ha dato tutti i mezzi nei suoi doni: la santa Parola, l'Eucaristia, i sacramenti, la preghiera; in essi voi venite corroborati del suo amore. Nutriti ad esso, anche se doveste decadere nel peccato, ancora vi attende il sacramento della Misericordia, che è carità che vi perdona e vi ricrea a vita nuova. E chiedete poi a Me: "Signore, donaci il tuo amore, ama Tu per noi, facci strumento del tuo amore!". Nell'amore voi vi rigenerate, venite ritemprati ed arricchiti dello Spirito che vi eleva, vi santifica, vi rinforza per essi, vi rende atti all'eternità.
Oggi si celebra Maria Regina dell'universo. Su cosa si edifica la sua regalità se non sull'amore? La Madonna è la Creatura che più ha sublimato, glorificato, reso atto l'amore di Dio nella sua fusione, nella sua vita donativa e unitiva alla divinità e ad un amore di servizio totale nella sua Maternità per tutti gli uomini.
É suo il giardino più bello: è il luogo più eccelso nel Cielo poiché il più vicino, quello che circonda il trono dell'Altissimo da cui direttamente si riveste della sua luce riflessa e si perpetua e si rigenera di un amore infinito che la rende una Sorgente inesauribile di Spirito che travasa e genera vita. Ponetevi accanto anche solo alla sua ombra, ed Ella vi rivestirà, vi nutrirà, goccia dopo goccia, dell'amore di Dio. Ti benedico".



23 agosto 2014

"Se Io fossi il Signore della loro vita la Chiesa sarebbe sorgente ed acqua che scorre di purezza e grazia per dissetare tutti i fedeli"
L'uomo in essa mi si pone dinanzi e agisce per Me: lo ritiene un suo potere ed un suo modo per manifestare sé stesso, e questo accade negli ambiti più sacri. Se Io fossi il Signore della loro vita la Chiesa sarebbe sorgente ed acqua che scorre di purezza e grazia per dissetare tutti i fedeli che ne riceverebbero unità e comunione, ed una mia più profonda conoscenza. Voi mi direte: "Cosa potremo fare perché Tu sia, diventi il Signore del nostro cuore, l'amore e il fulcro del nostro esistere?". Chiedetemi, figli miei, sempre, ogni giorno, nella preghiera, senza stancarvi. Chiedetemi! E tanto più vi farete a Me vicini tanto più Io mi farò conoscere: capirete Chi sono. Ti benedico".



30 agosto 2014

"Voi direte: però è dura, Signore, andare contro la mentalità corrente del mondo"
A cosa serve all'uomo guadagnare il mondo intero se perde l'anima sua? La santa Parola e il vangelo stasera vi raccomandano di non seguire il pensiero degli uomini, la mentalità corrente del mondo che è contraria a quella di Dio. Essa porta il timbro della pedagogia di satana: pensa a vivere una vita godereccia e vuota, non ti preoccupare, non sacrificarti per il fratello, prendi ogni tipo di piacere che il mondo ti offre, tanto poi non c'è che la morte! Eh, in questa mentalità acquisita si crede di essere più furbi, più intelligenti: di aver capito come va presa la vita. Mentre Io, vostro Maestro, vi insegno a prendere la croce e seguirmi, ad accogliere la sofferenza, ad occuparsi, a dare voi stessi per l'altro; ma vi offro in cambio il mio bene infinito. A che serve possedere tutti i possedimenti e tesori del mondo, ogni potere e piaceri terreni se essi hanno una scadenza: durano qualche decennio, e poi vengono sottratti, si perdono per sempre; e cosa rimane se non gli inferi? Invece chi mi ha seguito, chi ha accolto e onorato la croce data, possederà il Sommo Bene e il gaudio eterno. Che si dirà poi? Chi è stato il sapiente?...
Voi direte: però è dura, Signore, andare contro la mentalità corrente del mondo. Ed Io vi dico: "É vero. Ma credete in Me?". Ci sono Io a darvi forza: Io vi sostengo, vi offro il mio amore che irradia il vostro percorso, vi copre della mia bellezza. Io rivesto la vostra croce, do' un senso profondo ala vostra esistenza, vi faccio conoscere l'amore vero, il mio.
Dinanzi a Geremia stasera nella santa Parola che, stanco della derisione, dello scherno, della persecuzione del popolo alla sua fedeltà per Me, nello sconforto si vuole allontanare dal mio pensiero. Cosa lo trattiene se non l'amore, se non un ardore più grande che supera tutto ciò, e lo mantiene aderente alla volontà di Dio ed alla sua vocazione di suo profeta? Ugualmente voi, figli miei, Iddio vi ha dato il bene assoluto nell'anima che possedete, che è formata dal suo soffio divino, che la rende vitale e immortale. Essa vale più di tutte le bellezze, le ricchezze, le opere d'arte della terra e le sue meraviglie, più di tutte le esistenze da vivere. Il demonio lo sa, e per questo cerca in tutti i modi di ghermirla, di defraudarla per portarla a sé, quale ambita vittoria, e in cambio di poche miserie: quattro piaceri umani che decadono, beni relativi che hanno un termine. La conduce ai supplizi eterni, mentre Io, nella mia croce l'anima la purifico, la santifico, la nobilito, la rendo una gemma preziosa, la cui luce supera il chiarore della perfezione di tutti i diamanti, degna d'impreziosire i forzieri divini: gemma di colori e profumi celestiali, mai conosciuti, degna di essere trapiantata nei giardini del Re, dell'Eccelso Sovrano. Giuntivi direte: "Ove era la pena…?". Ti benedico".

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